Mi sono laureata a Roma, alla Sapienza nel 2006, in un indirizzo molto particolare della psicologia: “Diagnosi e Riabilitazione dei Disturbi Cognitivi”, un indirizzo che o si ama o si odia, io l’ho amato da subito.

Ho scritto una tesi speriementale sull’Alzheimer, nello specifico sull’influenza del disturbo attentivo sul disturbo di memoria in una fase di deterioramento cognitivo lieve.

Non ho confermato la mia ipotesi iniziale e neppure ho scoperto qualcosa di eclatante ma ho imparato che anche le sconfitte possono insegnare qualcosa, che si deve ricominciare la ricerca guardando verso orizzonti nuovi.

La tesi sull’Alzheimer era un conto aperto con il passato di un’adolescente che troppo spesso non riusciva a comprendere le sofferenze della bisnonna con il corpo nel letto e con la testa tra le nuvole.

Ho impiegato 5 anni a laurearmi e ho preso 110 e Lode, lo so che non sono un fenomeno, che tanti riescono dove anche io sono riuscita ma io sono dislessica e fino al terzo anno di università non lo sapevo, pensavo solo di essere stupida.

L’ho scoperto durante le lezioni di “Disturbi dell’Apprendimento Scolastico”, quando la cara prof.  Anna Judica ha spiegato cosa succede ad un bambino dislessico, come si sente e come vive la sua difficoltà. Credevo parlasse di me, sono scoppiata a piangere durante la lezione, un pianto liberatorio e di rinascita, probabilmente.

Cosi la professoressa mi ha aiutato a capire il mio problema ed a reagire ad esso.

In seguito la mia dislessia da nemica è diventata compagna di viaggio che mi ha permesso di fare bellissime esperienze come ad esempio partecipare ad uno studio importante sui prerequisiti della lettura dell’ IRCC Santa Lucia di Roma, certo raccoglievo i dati ma vuoi mettere a 22 anni avere la possibilità di stare accanto a mostri sacri della Neuropsicologia italiana, come il prof. Zoccolotti?

Prima di sapere di essere dislessica credevo  semplicemente di non essere come gli altri e mi accontentavo, sapendo che più in alto non ci potevo arrivare.

La mia media non era delle migliori, come l’idea che avevo di me.

Era già tanto aver superato l’esame di ammissione al corso di laurea in psicologia, cosa potevo pretendere di più da una ragazzina di periferia che non aveva mai messo il naso fuori di casa e che non sapeva che, per attraversare la strada nelle grandi città bisognava prenotare il semaforo pedonale? Dalla stessa ragazzina che a scuola si tuffava con la testa nello zaino per non leggere quando la maestra cercava un volontario, che non riusciva a far di conto se non con le dita e che, difficilmente decifrava la sua scrittura?

Ebbene, dopo la laurea e lo “scoglio mieti vittime” dell’esame di stato, superato anch’esso a pieni voti, era chiaro, non ero stupida ero solo dislessica, potevo essere come gli altri, anzi lo ero!

In attesa di cominciare la scuola di specializzazione, l’ARPCI sempre a Roma fondata al mio caro professore Tonino Cantelmi, una scuola cognitivo-interpersonale basata sulla teoria dell’attaccamento di Bowlby.

Quella teoria che spiega le nostre modalità relazionali ed il bisogno che abbiamo di non essere soli, bisogno che, come dice Bowlby, è più forte addirittura del bisogno di mangiare

Dunque, dicevo, in attesa di cominciare la scuola di specializzazione ho fatto una bellissima esperienza in una casa di riposo vicino Campobasso, la mia città, mi occupavo di un laboratorio di potenziamento cognitivo e della valutazione del deterioramento mentale degli anziani ospiti, cercavo di migliorare la memoria dei nonnetti e credo di aver fatto un lavoro discreto poiché, dopo qualche anno, mi sono ritrovata a passare di lì e qualcuno di loro si ricordava perfettamente di me! Quindi penso che come prima esperienza sia andata discretamente bene.

Contemporaneamente ho cominciato un’altra bella esperienza nell’allora Università Cattolica del Sacro Cuore, oggi Fondazione Giovanni Paolo II, sempre a Campobasso nel reparto di oncologia ginecologica, un’esperienza forte di sostegno psicologico alle degenti, un’esperienza non adatta a tutti, sicuramente non adatta a me, così dopo sei mesi, consapevole dei miei limiti ho cambiato strada.

Nel frattempo c’era anche la comunità di recupero che vicino Isernia muoveva i suoi primi passi e nel tempo libero insegnavo pallavolo ai bambini. La pallavolo, una mia grande passione, mi ha permesso di capire ben presto l’importanza dell’altro nella vita di ciascuno e dell’efficacia del gioco di squadra: da soli si può camminare ma insieme si corre spediti forti del sostegno vicendevole di chi corre con noi!

Nel 2007 ho aperto lo studio privato, ricevevo in un bellissimo quanto piccolissimo “pied à terre” nel borgo antico della città, oggi ricevo sempre a Campobasso in uno studio più spazioso e nelle sedi della comunità.

Sempre nel 2007 mi sono iscritta all’albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) del Tribunale Civile di Campobasso dopo essermi formata in Psicologia Giuridica.

Nello stesso periodo ho svolto il Servizio Civile Nazionale presso un’associazione del terzo settore ANPEAS a San Giuliano del Sannio, in un progetto rivolto agli anziani.

Nel 2009 sono diventata Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del Molise, quattro anni che non dimenticherò mai grazie al grande esempio dell’allora Presidente il dott. Gino Baldassare, e della vice presidente dott.ssa Anna Mangifesta, loro si definirebbero ironicamente fossili dell’epoca giurassica io non trovo altre parole invece che considerarli pietre miliari della psicologia molisana.

Ho insegnato ed insegno psicologia nei corsi per OSA, OSS e ASA. Ho insegnato poi nei corsi promossi dal Gruppo Terminus e promosso diversi seminari sulla genitorialità.

Ho fatto progetti di prevenzione all’uso ed abuso di droga nelle scuole e in alcuni comuni molisani ho promosso “Educanziano” un progetto rivolto alla promozione del benessere nella terza età.

Sono stata nella Croce Rossa Italiana per diversi anni facendo la psicologa volontaria del Centro Antiviolenza “La Fenice”, uno dei primi aperto a Campobasso da volontarie CRI sensibili al fenomeno, quando ancora non era cosi diffusa la conoscenza di questa tragica realtà.

Per un periodo inoltre ho collaborato come consulente esterno nell’Ufficio del Tutore dei Minori della Regione Molise.

Nel periodo estivo per diversi anni ho organizzato nella mia parrocchia campus estivi per bambini ed in quello invernale doposcuola, rivolti specialmente alle famiglie con disagio economico e sociale.

Sempre con la parrocchia ho collaborato alla realizzazione della Casa di Accoglienza Santa Elisabetta d’Ungheria destinata all’ospitalità gratuita dei familiari dei ricoverati nella Fondazione Giovanni Paolo II, affetti da gravi patologie per cui necessitavano lunghi tempi di degenza.

Sono dell’idea che si deve fare tutto ciò che si può ma poi ad un certo punto si deve scegliere dove continuare a fare per non rischiare di disperder energie, così ho capito che dovevo ed ho scelto di convogliare tutte le mie forze sulla comunità di recupero e l’attività privata collaborando anche con il team del prof. Cantelmi.

Tuttavia si è aperta una nuova finestra nella mia vita professionale. Dal 2010 è andata maturando in me la consapevolezza di un dialogo possibile tra Psicologia e Teologia cosi ho cominciato a formarmi ed a operare nell’ambito della Psicologia Vocazionale occupandomi dell’accompagnamento psicologico e la formazione umana dei giovani in discernimento spirituale ed impegnati in un cammino di consacrazione.

Ho aperto, insieme a delle colleghe molisane, la sede molisana dell’Associazione Italiana Psichiatri e Psicologi Cattolici (AIPPC) fondata dal prof. Cantelmi, di cui sono presidente della della sez. Molise.

Dal 2013 e per i successivi 7 anni, sono stata Consulente SPM Infermiera Presidiaria prima della Legione Molise poi, della Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso e continuo ogni giorno a fare quello che posso nel modo migliore che posso…

AGGIORNAMENTI

Ci eravamo lasciati  dicendo che ogni giorno continuo a fare quello che posso nel modo migliore che posso e così, dall’ultimo aggiornamento in poi, strada facendo è accaduto questo:

Leggendo le pagine di questo sito qualcuno mi ha chiesto un’intervista e poi di scrivere per il suo giornale online così oltre che www.newgeneretionsanniomatese.it, successivamente ho iniziato  a scrivere anche per www.informamolise.com ritrovandomi ad essere veramente felice.

Ho scoperto la bellezza e la forza risanatrice non solo della lettura ma anche e soprattutto della scrittura.

Sono stata inserita nell’Albo dei Periti del Tribunale Ecclesiastico abruzzese molisano (TEIAM) ed in quello del Tribunale ecclesiastico di Benevento.

Ho iniziato a collaborare con l’Ass. Shomer affiliata alla Caritas diocesana di Cb – Bojano   nell’ambito del progetto ” Vicinanza: rete di prossimità” ed altri progetti. E la strada continua…

A gennaio 2019 sono diventa psicoterapeuta EMDR.

L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

Ho scritto e pubblicato un libro: “Social Network e vita religiosa”.  Un testo scritto a quattro mani con padre Michele Sardella, frate minore della provincia religiosa di Puglia e Molise, docente di diritto canonico presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e mio grande amico. Nel sito troverete una pagina dedicata al libro.

Con la Comunità, abbiamo girato in lungo e largo, con un sacco pieno di semini da gettare. Abbiamo fatto incontri nelle scuole di ogni ordine e grado portando il nostro progetto “Dipende” per diffondere una cultura di prevenzione e dire ai ragazzi la verità: la droga è veleno e uccide! Non contenti di passare il 50% percento del nostro tempo in macchina abbiamo deciso di viaggiare di più proponendo corsi di crescita psicologia e spirituale  per giovani ed adulti,  “a domicilio”. Abbiamo così portato in diverse parrocchie molisane e delle regioni confinati: “In cammino per amare” e “Hai incontrato Gesù?” unendo in un buon connubio fede e psicologia (pur sempre nella consapevolezza ferma che restano ambiti distinti e separati). Di fronte ad un bivio, ho scelto di continuare il mio percorso professionale da sola portando con me la bella esperienza della collaborazione con la comunità.

Ho partecipato alla stesura ed alla cura di un altro libro “La mazza di San Domenico, bastone o trofeo? Sintesi di un cammino psicologico è spirituale»”. Un testo scritto a più mani e che ripercorre la tradizione attraverso il racconto preciso e puntuale dello storico Cammino di San Domenico Abate, antica tradizione fornellese (Fornelli è uno dei borghi più belli di Italia, in provincia di Isernia, è il mio paese del cuore).

E come sempre la strada continua, in salita, in discesa o in pianura ma non importa, l’importante è andare…

Da gennaio 2020 ho iniziato a lavorare a pieno ritmo in una meravigliosa struttura per anziani la casa di riposo: Argento vivo di Campobasso, dove prima facevo solo consulenze, ora mi occupo dell’aria psicologica a 360° e ne sono molto felice.

Prima ancora, a novembre mi sono candidata come rappresentante dell’Ordine degli Psicologi del Molise, nel gruppo “Psicologi Insieme” e con grande gioia mi sono ritrovata, ancora una volta ad essere scelta dalla mia comunità professionale e ad essere nominata prima Segretario dell’Ordine degli Psicologi del Molise, e poi Vice-Presidente. Un grande onere… ma indubbiamente anche un grandissimo onore.

A dicembre ho provato a realizzare a realizzare il mio sogno da bambina, ho partecipata ad una selezione nell’Arma dei Carabinieri per rivestire il ruolo di Ufficiale Psicologo.

Ho frequentato la Scuola Ufficiali a Roma, ho giurato fedeltà alla Repubblica italiana ed oggi sono Tenente Psicologa.

Nel frattempo continuiamo a vivere, a camminare, a sperare ed a provare… non si sa mai che ci dica bene… ai prossimi aggiornamenti professionali e non!