Agitu: un’ opportunità
Mi sei entrata nel cuore cara Agitu.
Ti penso, spesso. Tanto.
Avrei tanto voluto conoscerti ma ho saputo di te quando era troppo tardi ormai.
E’ proprio vero che le notizie brutte corrono più in fretta e fanno più rumore di quelle belle, di quelle che possono dare forza e motivare alla vita piuttosto che parlare di morte.
Ho letto della tua morte ma avrei tanto voluto sentir raccontare della tua vita, magari da te.
Delle tue speranze e dei tuoi progetti per il futuro.
Quel futuro, quelle speranze e quei progetti te li hanno portati via, come se tutta la strada in salita che hai fatto anche solo per vederli da lontano non fosse bastata.
Sei stata una grande donna. Una vera donna.
Straniera e sola, in un paese lontano e così diverso dal tuo.
Sei arrivata lontano, in tutti i sensi.
E non hai scelto la strada più semplice, anzi.
Quanto era faticoso svegliarsi la mattina all’alba, con il freddo delle montagne che ti entrava nelle ossa? Forse, neppure eri abituata.
Immagino che non tutti i giorni fosse una piacevole passeggiata andare al pascolo, correre dietro alle capre, prendersi cura di loro, conservare a loro “felicità”.
Immagino che non fosse sempre semplice piegarsi nell’orto, ghiacciarsi le mani, bagnarsi i piedi e sollevare pesi importanti.
Forse però, ai pesi importanti, eri abituata.
Come arrivavi a fine giornata?
Immagino la tua risposta, la azzardo, perché mi sembra di conoscerti da tanto, probabilmente se te lo avessi chiesto mi avresti risposto: “Stanca, stanca ma felice come le mie capre” e avresti riso.
Credo che tu ridessi spesso.
Lo leggo dalle fotografie che ritraggono tuo volto.
Hai avuto il coraggio, la forza e la tenacia per non mollare di fronte a chissà quanti problemi, a quante difficoltà, a quanti pregiudizi e a quanta ignoranza.
Quanto mi avresti potuto insegnare.
Quanto avresti potuto ancora fare, oltre al bene che hai già fatto nel tuo breve tratto di strada.
Ti sei costruita dal nulla e con nulla.
Credo che tu abbia dato ascolto al tuo cuore, alla tua voglia di vita, all’aspirazione di essere libera ed indipendente scritta nei tuoi geni e nella tua storia.
Sei stata un grande esempio di umanità, di intraprendenza e di possibilità.
Il tuo bel volto Agitu è un volto che non possiamo dimenticare e non lo faremo.
Io non ti dimenticherò.
La tua vita, tragicamente ed ingiustamente interrotta, ci ha aperto all’opportunità di credere che se proviamo, se diamo il primo passo possiamo iniziare un cammino che ci porterà lontano, che ci renderà felici, perché io sono sicura che tu eri felice.
Grazie per aver dato quel primo passo grazie per averci mostrato la possibilità di essere felici e di donare la stessa felicità e la stessa opportunità a chi, senza persone come te, non l’avrebbe mai avuta.
Riposa in pace Agitu ma resta viva ed attiva nei nostri cuori.