Lascia che ti perda
Quando una relazione finisce, è naturale sentirsi travolti da un’ondata di emozioni: dolore, rabbia, confusione, paura.
Ma cosa si nasconde dietro a queste sensazioni così intense?
Perché è così difficile accettare che qualcuno a cui tenevamo profondamente possa decidere di allontanarsi da noi?
E, soprattutto, come possiamo superare questo momento così difficile e ritrovare la nostra serenità?
Prima di tutto, è importante riconoscere che una relazione può finire per molte ragioni. I sentimenti possono cambiare nel tempo, possono non essere mai stati così forti o reciproci come credevamo.
A volte, la vita ci porta davanti a eventi che segnano delle svolte inevitabili, e in altri casi, uno dei due partner può riconoscere che la relazione sta diventando tossica e che è necessario porvi fine, quest’ultima possibilità, sebbene non sembri, è un importante atto di coraggio e di amore.
Cosa si intende per relazione “tossica”? Si tratta di una relazione in cui i bisogni emotivi di una o entrambe le persone coinvolte non vengono soddisfatti, dove ci si sente costantemente svalutati, criticati, o manipolati. In una relazione tossica, i confini personali vengono spesso violati, e il benessere psicologico viene compromesso. Se uno dei partner riconosce che la elazione ha assunto questi tratti, può decidere di allontanarsi per proteggere la propria salute mentale, e anche dell’altro, Questa non è mai una scelta semplice ed indolore, per nessuno dei due, perché spesso in queste coppie c’è un alto grado di dipendenza e codipendenza.
Tuttavia, quando siamo noi ad essere lasciati, è difficile non sentirsi inadeguati, rifiutati, come se non fossimo abbastanza. Il pensiero che spesso emerge è: “Cosa ho sbagliato? Non sono forse degno/a di essere amato/a? Non sono abbastanza” e così via con tanti altri pensieri negativi.
Questi pensieri sono dolorosi e logoranti, ma è importante ricordare che non sempre una relazione finisce perché uno dei due ha fatto qualcosa di sbagliato. Talvolta, l’altro semplicemente non sente più ciò che provava all’inizio, oppure ha capito che i suoi bisogni e desideri sono cambiati.
È qui che diventa cruciale il concetto di accettazione. Accettare non significa arrendersi o sminuire il proprio valore. Accettare significa riconoscere la realtà per ciò che è, senza tentare di cambiarla con sforzi disperati. Può sembrare crudele, ma quando qualcuno decide di lasciarci, non esistono strategie o ricatti emotivi che possano far cambiare i suoi sentimenti. Ogni tentativo di forzare l’altro a rimanere con noi, attraverso minacce o suppliche, non farà altro che peggiorare la situazione, portando ad un ulteriore allontanamento e, spesso, ad un incremento della nostra sofferenza.
Non elemosinare amore
Quando la relazione finisce, l’istinto ci porta spesso a cercare di “aggiustare le cose”. Tentiamo di riconquistare l’altro, a volte umiliandoci o mettendo da parte la nostra dignità. Ma è importante capire che elemosinare amore non è mai la soluzione. Non possiamo costringere qualcuno a volerci bene, né è giusto per noi stessi tentare di farlo. Non è un atto d’amore nei nostri confronti, né tantomeno verso l’altro. Quando ci sforziamo di trattenere chi non ci vuole più, stiamo in realtà infliggendo a noi stessi un’ulteriore ferita.
È normale provare disperazione e sentirsi persi quando una relazione finisce. Ma è altrettanto fondamentale comprendere che siamo individui completi, anche senza l’altro. Non siamo una metà che ha bisogno di qualcuno per sentirsi intera. Certo, una relazione può arricchire la nostra vita, ma non definisce il nostro valore come persone.
Il lutto di una relazione
Superare la fine di una relazione è simile a elaborare un lutto. È una sofferenza inevitabile, ma necessaria da vivere e attraversare. Negare il dolore o cercare di evitarlo non farà che prolungarlo. È solo affrontando il dolore, riconoscendolo e accettandolo, che possiamo iniziare a guarire.
Pensa a una ferita fisica: se continuiamo a ignorarla, a non curarla, rischia di infettarsi e peggiorare. Lo stesso vale per il dolore emotivo. Per guarire, dobbiamo permetterci di sentire, di soffrire, di piangere. Solo così possiamo iniziare a ricostruirci e a ritrovare la nostra forza.
Lascia che ti perda
Questo è il momento in cui devi dire a te stesso: “Lascia che mi perda”. Se l’altra persona non ti ama, non ti apprezza abbastanza, o non ti vuole più, ciò non significa che tu non vada bene, che tu non sia abbastanza. Non significa nemmeno che l’altro sia “cattivo” o che abbia voluto ferirti. Semplicemente, le cose sono cambiate, come spesso accade nella vita.
Ci sono persone che, pur desiderando una relazione, non riescono a stare in coppia. Alcune hanno paura di legarsi profondamente e preferiscono allontanarsi prima di essere lasciate. Non è sempre così, ovviamente, ma è una possibilità che vale la pena considerare. Dall’altra parte, ci sono persone che credono di avere talmente tanto bisogno di un partner che dimenticano di essere individui completi, capaci di affrontare la vita anche da soli.
Prenditi cura di te
In questo momento di dolore, il miglior regalo che puoi farti è prenderti cura di te stesso. Riconosci il tuo valore, anche se in questo momento può sembrarti difficile. Non c’è nulla di sbagliato in te, e la fine di una relazione non definisce chi sei. Usa questo tempo per guardarti dentro, per fare verità con te stesso e accettare ciò che è accaduto. Solo accettando la realtà potrai iniziare a guarire.
Circondati di persone che ti vogliono bene, che ti supportano e che ti ricordano il tuo valore. Dedicati alle attività che ti fanno sentire viva/o, che ti danno gioia e che ti permettono di ritrovare la tua serenità. Non si tratta di dimenticare l’altro o di cancellare il passato, ma di permettere a te stessa/o di vivere pienamente il presente e di costruire un futuro più sereno.
Sei una persona completa, e puoi farcela anche da sola/o. La sofferenza è inevitabile, ma è attraverso di essa che possiamo rinascere più forti e consapevoli del nostro valore. Lascia che ti perda, e ritrova te stesso. Così ti darai la possibilità di andare oltre, verso la tua meta di felicità, buon cammino, Antonella