Inizio anno: tempo di buoni propositi

Inizio anno: tempo di buoni propositi

Con l’inizio di un nuovo anno, rispunta la tradizione dei buoni propositi, carica di speranza e ambizione. È fondamentale però affrontare questo “rito” con consapevolezza, evitando di cadere nella trappola del volere fare tutto o troppo. Ricorda il vecchio detto “chi troppo vuole, nulla stringe”: non è del tutto sbagliato e lo abbiamo notato qualche giorno fa, quando abbiamo fatto il bilancio dell’anno appena trascorso. È importante anche non lasciarsi ingannare da un’eccessiva autocritica o dal perfezionismo. La psicologia ci insegna che avere buoni propositi è essenziale, purché vengano scelti e perseguiti con equilibrio.
Barrero con la sua poesia “È Proibito”, con i versi che recitano “È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per ciò che vuoi, abbandonare tutto per paura”, ci ricorda che il cambiamento, anche quando complesso, non deve mai trasformarsi in un peso insostenibile. I buoni propositi non sono regole rigide, ma opportunità per crescere e migliorare con dolcezza verso noi stessi. Quindi, seppure è importante mantenere fede agli impegni presi è altrettanto importante essere clementi e permissivi con se stessi e darsi un margine di errore che nel cammino ci permetta anche di fermarci, riposare e poi ripartire.
Nella definizione di nuovi propositi e obiettivi, la psicologia positiva evidenzia l’importanza di focalizzarsi sui propri punti di forza e sulle emozioni buone. Stabilire obiettivi eccessivamente ambiziosi o in numero elevato può generare frustrazione e sentimenti di inadeguatezza, e questo non è affatto auspicabile. Martin Seligman, pioniere della psicologia positiva, afferma che il benessere deriva dal perseguire scopi che conferiscono significato alla nostra vita.Stabilire obiettivi eccessivamente ambiziosi può compromettere il nostro benessere psicologico. Ad esempio, impegnarsi ad andare in palestra ogni giorno, eliminare completamente i dolci o apprendere una nuova lingua in pochi mesi può portare a un carico emotivo insostenibile. Al contrario, optare per obiettivi modesti ma significativi, come fare una passeggiata due volte a settimana o imparare una nuova parola ogni giorno, promuove un senso di competenza e alimenta la motivazione intrinseca.
Un’altra poesia ispiratrice: “Se” di Rudyard Kipling, ci offre un prezioso spunto: “Se puoi sognare, senza che i sogni diventino i tuoi padroni; se puoi pensare, senza che i pensieri diventino il tuo scopo; se sai affrontare il Successo e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo […] Sarai un uomo, figlio mio”. Questi versi ci insegnano l’importanza di accogliere con serenità sia i successi che i fallimenti, evitando di farci dominare dall’idealizzazione. Dobbiamo mantenere lo sguardo rivolto verso l’alto, ma con i piedi ben piantati a terra. Il nuovo anno non è una gara con noi stessi, ma un viaggio in cui impariamo a destreggiarci tra le inevitabili sfide.
Per questo motivo, ho pensato di darti alcuni suggerimenti su come scegliere saggiamente i buoni propositi e su come mantenere gli obiettivi che hai fissato:
1. Concentrati su obiettivi ridotti e realistici: non è necessario stravolgere completamente la tua vita. Scegli uno o due ambiti significativi (salute, relazioni, crescita personale) e definisci obiettivi concreti e misurabili.
2. Applica il metodo SMART: gli obiettivi devono essere Specifici, Misurabili, Accessibili, Realistici e Temporalizzati. Ad esempio, invece di dire “Voglio essere più in forma”, prova con “Farò esercizio fisico due volte a settimana per 30 minuti”.
3. Presta attenzione alle tue emozioni: gli obiettivi dovrebbero suscitare gioia e curiosità, non ansia o pressione. Se un proposito non ti entusiasma, potrebbe non essere realmente autentico.
4. Rendi omaggio a ogni progresso: ogni piccolo passo avanti merita di essere celebrato. Tenere un diario dei progressi o condividere le tue vittorie con una persona cara può alimentare la motivazione.
Costanza, volontà e pazienza sono fondamentali per raggiungere il successo nel mantenimento dei nuovi obiettivi. Questi elementi si sviluppano e si rafforzano grazie a piccole e semplici abitudini quotidiane da integrare gradualmente nelle routine esistenti. Ad esempio, dopo il caffè mattutino, puoi dedicare cinque minuti alla meditazione, a qualche esercizio fisico leggero o alla preghiera. E se un obiettivo viene interrotto? Non preoccuparti. Ricorda che ogni momento è buono per ricominciare. Non è necessario aspettare un altro gennaio: ogni giorno rappresenta una nuova opportunità. Come affermò Viktor Frankl, “Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo chiamati a cambiare noi stessi”. Ti auguro un buon inizio e una continuazione proficua!