Amate i vostri figli

Amate i vostri figli

Amate i vostri figli con un amore libero.

Amateli senza condizioni.

Amateli senza aspettative.

Amate i vostri figli con un amore che comprenda ma che non giustifichi.

Con un amore che non conceda ogni cosa venga chiesta.

Con un amore che insegni a tollerare i “no”, a rispettare chi non è uguale a noi ma, non per questo, diverso.

Con un amore che educhi a non reagire con violenza alla violenza; a non vendicarsi ma a provare a comprendere le ragioni dell’altro.

Amate i vostri figli con un amore che insegni a saper fare un passo indietro quando qualcun altro decide di chiudere una porta e, dite loro che una porta si aprirà altrove o, che si può vivere lo stesso con quella porta chiusa.

Amate i vostri figli con un amore che insegni a rinunciare quando la volontà di un altro non è uguale alla loro. A non possedere con avidità.

Amate i vostri figli con un amore che accetti, accolga, che non richieda perfezione e non faccia sentire perfetti. Con un amore che permetta di sbagliare.

Amateli senza volerli cambiare, senza pretendere, senza volerli vedere migliori, solo così lo diventeranno.

Amate i vostri figli con un amore protettivo ma che non li recluda in prigioni dalle quali vorranno solo evadere. Amate i vostri figli con un amore che li protegga ma che non li vincoli. Non legateli alle catene del “non è mai abbastanza”, del “tuo fratello, tua sorella è più bravo/a di te”, del “se fai il cattivo non ti voglio più bene”, “se piangi io sono triste” o ancora “tu non sei come lui o lei” .

Ditegli che va bene così e, senza paura, rabbia o delusione, ditegli anche quello che non va, semmai ci dovesse essere.

È la verità che renderà liberi non lacci d’oro, forse belli, ma pur sempre lacci.

Amate i vostri figli con un amore che insegni le regole ed il loro rispetto ma che non punisca procurando ferite.

Amateli insegnando loro a non accettare il compromesso a non sopportare le ingiustizie.

Amateli con un amore che dia il coraggio di ribellarsi ai soprusi.; di uscire allo scoperto e denunciare senza perdere amore e dignità.

Parlate ai vostri figli e dite loro che un amore che costringe che umilia che ruba sogni e serenità che toglie opportunità, che ferisce il corpo ed il cuore, che deturpa il presente ed il futuro, che lega senza unire, non è amore. E insegnateglielo essendo i primi a non fare questo.

Amateli con un amore che li  faccia sentire abbastanza. Che dia loro il coraggio di spiegare le vele, prendere il largo e tornare in porto semmai il mare fosse in burrasca e se ne avvertisse il bisogno.

Spiegategli che il fallimento esiste e che se capita può diventare la possibilità di ricominciare.

Amate i vostri figli con un amore che dia loro la forza di saper dire “no”, di resistere  ad un rifiuto e di accettarlo, sapendo che quel rifiuto non significa che non si è una persona degna di amore o che mai più qualcun altro lo amerà.

Amate i vostri figli con un amore che sappia ascoltare e sappia parlare.

Con un amore che sia presente.

Con un amore che li aiuti a mettere ali e radici.

@antonellapetrella – psicologa psicoterapeuta