Cara Donna, non è colpa tua…

Cara Donna, non è colpa tua…

Cara Donna, non è colpa tua se non ce la fai a dire basta.

Non è colpa tua se oggi ti ha picchiato. Non è colpa tua se, quando torna a casa, ti tratta male.
Se non riesci a chiudere una storia sbagliata. Se non lasci un uomo che ti ferisce.
Se credi ancora ad un amore malato che di amore ha solo il nome.

Non è colpa tua.

Non sei sbagliata. Non sei tu che lo provochi e, neppure sei tu che te la cerchi.

Cara Donna, non guardarti con disprezzo, il suo sguardo non è quello della verità.
Non trattarti con sufficienza, quello lo fa la sua inferiorità.
Non credere alle bugie di chi ti dice: che non vali niente, che sei brutta, che non sei capace, che chiunque altro è meglio di te.
Non credere alle sue parole dispregiative, forti tanto quanto gli schiaffi che sul tuo viso hanno lasciato il segno.
Non credergli se urla che sei fallita, che meriti quello che ricevi.
Non è vero, non lo meriti.

Non sei fallita.

Anche se lui lo urla forte pensando che tu te ne convinca di più, non credergli.

La verità è che ti sei fidata delle sue carezze di un tempo lontano, dei suoi primi sguardi, quelli che sembravano innamorati, di quella innocente gelosia che pensavi nascesse per amore e che è diventata la tua prigione.

La verità è che volevi sentirti speciale per qualcuno, che volevi aiutarlo in qualche modo, magari ad essere diverso, un uomo migliore, forse.

La verità che ti sei persa dentro di lui, che il tuo tempo lo hai donato a lui e lui, lui se lo è preso insieme ai tuoi anni, al tuo sorriso, alla tua libertà e non ti ha lasciato niente se non quei segni che restano impressi nell’anima per sempre: le cicatrici di un amore che uccide.

Cara Donna, la verità che hai dimenticato è che tu sei speciale, cosi come sei.

Non hai bisogno che nessuno te lo ricordi perché la forza che cerchi in lui è viva nel tuo cuore ed è solo quella che ti darà la carica di proseguire il tuo cammino.

Quando pensi che è tutto perso, che non c’è più speranza, non ti arrendere! Guardati dentro, cerca nel tuo profondo la spinta per reagire. Guardati intorno, chiedi aiuto per rialzarti, per uscire e vivere libera, per essere quella che sei: una donna senza catene e senza padroni.

Non vergognarti, non temere, tendi la mano, non è come sempre accade. Può essere anche diverso questa volta.

Ce la puoi fare!

Ce la possiamo fare.

Buon cammino cara donna coraggiosa che nella fragilità, hai trovato la tua forza”.

 

 

Antonella Petrella