E’ sempre bene educare all’autonomia?

E’ sempre bene educare all’autonomia?

Ieri ho visto un video che mostrava una bimba di poco più di due anni prepararsi da sola la merenda.

Il video è indubbiamente carino, però quale messaggio veicola?

Inizialmente fa sorridere ma, osservato con occhi più attenti, lascia l’ amaro in bocca.

Ostenta l’ indipendenza e l’ autonomia in un tempo della vita del bambino in cui, sebbene siano importanti, non sono del tutto vitali.

Gli esseri umani nascono, a differenza degli animali, dipendenti dalle cure di chi si occupa di loro e necessitano di queste cure tanto sul piano fisico che emotivo per un sano ed equilibrato sviluppo cognitivo, del sé e delle capacità relazionali.

Chiedere ad un bambino un elevato grado di autonomia equivale a privarlo di quelle cure necessarie nel suo percorso evolutivo e significa sottolineare il primato dell’indipendenza.

Ma l’uomo è un “animale sociale” e non è fatto per stare solo, pertanto in questa ottica, il primato dell’indipendenza è un concetto errato che dovrebbe essere sostituito dalle dinamiche dell’interdipendenza in cui “l’altro” riverse un ruolo molto importante per la crescita personale, relazionale e per il benessere in senso lato.

Vi siete chiesti cosa pensa la bimba del video?
Provate a pensarci ma cercate di farlo con la mente della bimba e non con quella degli adulti che siete. Vedrete che le cose, osservate da posizioni e prospettive diverse, cambiano radicalmente di senso e di significato.

Può darsi che questa bimba si senta sola e senta la necessità di “saper fare” per essere apprezzata.
È possibile vero?

E sapete che questo pensiero contribuisce alla costruzione di uno stile di attaccamento che Bowlby identifica con il nome di Evitante e che, come tutti gli altri stili di attaccamento, influenzano e condizionano la relazione che abbiamo con noi stessi, con gli altri e con il mondo circostante per tutta la nostra vita.

Apprezzo moltissimo il pensiero di Maria Montessori di lei ammiro anche la vita ed il coraggio che ha avuto affrontando e rompendo gli schemi che la società le imponeva.

Nel video però ho visto solo un’estremizzazione poco costruttiva e funzionale della sua teoria, quella che si adotta ogni volta che si mette in atto una cieca estremizzazione del pensiero e manca flessibilità.

In definitiva penso che non tutto ciò che sembra bello, utile, funzionale, lo sia.

Che ogni tempo abbia le sue tappe da rispettare ed ogni bimbo abbia il sacrosanto diritto di essere accudito senza l’ansia di dimostrare “di essere capace”, con il permesso di sbagliare, fare i capricci, cadere da solo, rialzarsi con l’aiuto di qualcuno e così crescere e fare tanta strada….

 

Di seguito i link del video

https://www.facebook.com/1623606034579772/videos/952848722122311